8/03/2016

USI CIVICI LAZIO: SEGNALI PREOCCUPANTI PER GLI ASSETTI FONDIARI COLLETTIVI



La Regione Lazio in questi giorni sta discutendo un d.d.l.r. che definire truffa ai danni degli enti collettivi è un eufemismo. 

Il d.d.l. prevede che in caso di legittimazione delle abusive occupazioni, ovvero in caso di liquidazione dei diritti gravanti sui terreni privati il calcolo del valore dei terreni pubblici occupati debba farsi secondo il Valore Agricolo Medio e non, come chiaramente dispone l'art.10 della L.1766/1927 e confermato dalla Corte costituzionale, secondo il valore attuale del terreno stesso, inoltre lo stesso d.d.l. nella legittimazione prevede che i fabbricati rurali possano essere considerati migliorie agricole e, in spregio all'art.9 della legge 1766/1927 rientrare tra i parametri di calcolo per la legittimazione. 

Una truffa colossale a danno di Università Agrarie, ASBUC e Comuni che gestiscono i beni di proprietà collettiva e i diritti di uso civico. Il d.d.l. definito " di SEMPLIFICAZIONE" in realtà è l'ennesimo espediente messo a punto dagli uffici regionali per permettere la sanatoria di fabbricati abusivi di cui la campagna romana pullula e per liquidare a prezzo vile i diritti delle collettività titolarti dei medesimi. 

Alla Regione Lazio ci provano spudoratamente in tutti i modi e, invece che dare attuazione all'art.3 della L.97/1994 con provvedimenti inseriti in leggi che hanno carattere più generale, infilano provvedimenti che hanno il solo scopo di favorire gli occupatori abusivi e coloro i quali hanno realizzato immobili abusivi con la maschera della ruralità. 

L'ARUAL ha inviato a tutti i consiglieri regionali, al presidente Zingaretti e a tutti gli assessori regionali una memoria con la quale vengono richiamate le violazioni della Costituzione cui quel d.d.l. manifesta e sta seguendo il dibattito in Consiglio regionale perchè c'è la ferma intenzione, ove mai venisse approvato, di segnalare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i difetti di incostituzionalità che quella sciagurata legge regionale contiene. Si invia la presente con preghiera di pubblicazione sul sito di codesto Centro Studi. 

Grazie 
Marian Marcello

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